giovedì 12 luglio 2012

LA TORTA FUNGO: sulle passioni altrui non si discute!

Esiste qualcosa per cui siete disposti, DI BUON GRADO, a svegliarvi alle 3 del mattino? Oppure a non andare a dormire fino alle 5? A stare chiusi in casa al caldo torrido di una giornata d'estate (e accendere pure il forno)? Oppure a camminare per ore e ore al freddo, al buio e sotto la pioggia di una giornata d'autunno (senza neanche mangiare per 12 ore)? A fare, disfare, rifare lo stesso minuscolo particolare fino a quando non viene bene, senza accontentarvi?
E tutto questo con il sorriso sulle labbra, con una luce nello sguardo, che se qualcuno vi sta a guardare, nove su dieci si dirà "questo è un cretino", con anche un po' di compassione, mista all'incredulità.
Ma solo perché non si ricorda di come e quando è capitato a lui, di fare una "pazzia", qualcosa di assurdo agli occhi di tutte le altre persone, ma che per lui in quel momento aveva tutti i significati del mondo, o per lo meno, ne aveva abbastanza da sembrare naturale e giusto e FONTE DI PURA GIOIA!

Per fortuna il mondo è vario e non ci si appassiona tutti alle stesse cose: l'oggetto della passione cambia, ma lo stato d'animo è sempre lo stesso ed è questo ciò che tutti possiamo comprendere e condividere, perché ciascuno di noi, a suo modo, lo ha provato.
Per cui, prima di concludere che stiamo osservando un cretino, concediamogli almeno il beneficio del dubbio e le attenuanti generiche, e quel minimo di indulgenza che vorremmo fosse riservata a noi quando ci troviamo avviluppati nei vortici della NOSTRA passione.

Detto ciò, mio marito è un "fungaiolo", un appassionato cercatore di funghi.
Io ho cercato, per amore, di condividere la sua passione... fino ad un'epica giornata di fine agosto di sette anni fa: siamo partiti fra le tenebre alle 4.30 del mattino da Bonassola (al mare), più di un'ora di macchina per arrivare al bosco prescelto, iniziamo ad arrampicarci che sta albeggiando (io sono già così stanca che non vedrei neppure un fungo atomico esploso di fronte al mio naso), il bosco è tutto bagnato per l'umidità della notte ed è come se piovesse; nonostante il freddo, dato il mio allenamento inesistente, comincio subito a sudare; dopo 4 ore di vagare infruttuoso, si decide che non si è scelto il bosco adatto. Si risalta in macchina e via verso la foresta del Tomarlo: un'altra ora di strada in cui sono come in trance. Devo ammettere che, arrivati lì, il panorama toglie il fiato: le cime degli alberi sono così fitte da sembrare un oceano verde sotto di noi a perdita d'occhio, le colline come onde in alto mare. Ma siamo praticamente in montagna!! Sulla cima del monte si vedono gli impianti da sci!!!!!!!! E infatti, nonostante il sole, fa freddo. Io me ne vorrei davvero restare lì in macchina a dormire al calduccio. Invece si riparte a piedi su per il bosco: a questo punto, rabbrividendo, mi trascino per inerzia, sperando solo che finisca presto, gli altri però trovano finalmente i tanto sospirati funghi... non finirà tanto presto! Mi consolo saccheggiando tutte le piante di more, lamponi e fragoline che incontro (quelli sì che si vedono bene, altro che i funghi!!!): è l'una e dovremmo già essere con le gambe sotto il tavolo (se non avessimo cambiato programma)... qui nessuno sembra preoccuparsi della questione cibo, tranne me.
Alla fine sbigottita e allucinata dalla fame, dalla fatica, dal freddo, riapprodo con gli altri alla macchina e ora sogno solo il ristorante... peccato che siano le 4 DEL POMERIGGIO!!!! non troviamo altro che un gelido pane e salame... VORREI PIANGERE.
In due ore siamo di ritorno a Bonassola, sono le 6 e mezza di sera, confesso alla mia dolce metà: "Non mi sento tanto bene....", lui minimizza "Ma no ma no, è normale, è la stanchezza, anche io mi sento così!"....... certo.......
Risultato: 2 giorni a letto con 39 e mezzo di febbre -.-

Mi sono dovuta arrendere (e non senza un certo sollievo!!) all'evidenza: NON E' ROBA PER ME, se non DOPO le 8 del mattino e con l'occorrente per il pic-nic sulle spalle!!!

Il mio amore grande, dopo l'episodio, non ha più insistito e abbiamo tacitamente convenuto che non è sempre il caso di condividere proprio tutto: lui va felice per funghi e io felice li cucino (e li mangio!!) quando ritorna a casa.
Lo stesso vale per le torte: io ci passo le notti e lui poi se le gusta con soddisfazione... anche se, in questo caso, lui non ha mai preso in considerazione l'ipotesi di condividere la preparazione.............. mmm.................. probabilmente è stato saggio, visto come è andata a finire per me al Tomarlo!!!

Comunque il punto d'incontro eccolo qua, la TORTA FUNGO, dove "fungo" ovviamente vuol dire "porcino" (...per mio marito non esistono altri funghi): un fungo gigante, sogno proibito di ogni fungaiolo, realizzato con lo stampo Mega-Muffin Wilton e ricoperto di ganache e MMF (solo il gambo).
Avvinghiato alla base il mio Babu, in versione "Capofungo" ("Colui che trova più funghi di tutti gli altri" ndr) e travolto dalla passione per l'oggetto del suo desiderio.
Ma a contendergli il fungo da record ci sono diversi abitanti del bosco, ciascuno pronto a rosicchiare via la propria parte: l'uccellino, la coccinella, l'ape, il bruco e, soprattutto, l'inarrestabile lumaca!!!

Inarrestabile?!?! ...ha provveduto Emma, staccando la testa a morsi alla lumaca :-)

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