Questa torta è una delle mie preferite fra tutte quelle che ho fatto :-)
Non perché fosse perfetta o particolarmente sofisticata nelle tecniche di realizzazione, ma perché per la prima volta sono riuscita a completare il mio progetto proprio come lo avevo pensato, nonostante il poco tempo, il lavoro, gli imprevisti: la volevo così come è venuta, non ci sono elementi che mancano rispetto al mio progetto originale e quindi l'ho considerata il mio primo vero successo.
Io non sono brava a stimare i tempi e tendo sempre a pianificare più cose di quante non riesca poi a realizzarne e questo è molto frustrante... c'è da dire che sono abbastanza brava a recuperare sui ritardi e a non perdermi d'animo, ma avere la soddisfazione di progettare una torta e finalmente riuscire a realizzarla in tutti i dettagli, tale e quale al progetto, è stata un'emozione ;-)
In più la torta ha riscosso davvero un grande successo in famiglia: per i colori allegri e l'idea del cestino con le fragole vere (a quanto ne so resta ancora, dopo due anni e parecchie parecchie torte, la preferita del mio babbo e di mio marito...).
Volevo un progetto primaverile e allegro, vivace e frizzante, per il compleanno della mia mamma: come il pensiero di una giornata di primavera, fresca e profumata, passata a correre nei prati, a fare un picnic in mezzo ai fiori, a raccogliere margherite e fragole, da mangiare ancora calde di sole.
I ricordi della campagna, di quando ero bambina, delle gite in bicicletta, dei viaggi per Pasqua in camper e la mia mamma che cucinava un milione di cose prima di partire, preparava, impacchettava, stivava... da qualcuno devo pur aver preso la tendenza a strafare un po' e l'ambizione a progetti grandiosi, da realizzare con le proprie mani, a costo di sfinirsi, di fare le notti, purché alla fine sia tutto a posto: ecco lei è così... all'ennesima potenza!!! :-D
La base della
torta è alla vaniglia, farcita con due strati di panna e fragole e uno di
ganache al cioccolato fondente, ricoperta di crema al burro e MMF.
Il cestino invece è la solita
delizia al cioccolato e lamponi, ma come copertura ho usato la ganache fredda di frigo (invece che a temperatura ambiente come faccio di solito) per riuscire a realizzare il motivo "a cesto" con la sac à poche: lavorino lungo e anche un po' faticoso, con la glassa molto dura da spremere attraverso il cornetto numero 47 (la cui bocca è piatta e sottile, dentellata da un lato e liscia dall'altro).
Il manico del cestino è di ghiaccia reale, tinta con abbondante colorante marrone, che forse ne ha modificato un po' la consistenza e infatti, pur avendoli lasciati seccare a lungo, ne ho rotti parecchi prima di riuscire a montarne stabilmente uno sulla torta, incollandolo con la ganache: per fortuna che previdentemente ne avevo preparati diversi ;-)
Insomma la morale è che a furia di provare, insistere, fare, disfare e rifare, alla fine ci si riesce e questo me lo ha insegnato e me lo ricorda ogni giorno la mia mamma, che non molla mai, ma proprio mai mai mai
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