lunedì 30 luglio 2012

Orchidee di zucchero

Nessuna meraviglia che il suo fiore preferito siano le orchidee.
Le phalaenopsis soprattutto: eleganti, eteree, delicate, fiere. Senza il bisogno di chiassosi profumi, basta che lo sguardo vi si posi un momento per restare incantato, irresistibilmente catturato, dalla loro bellezza disarmante. Perfette, fino a creare soggezione.
Per me anche lei è così... ma è molto, molto di più....
Sensibile, attenta, paziente, discreta, instancabile, stoica, forte, fortissima, capace di amori assoluti a cui poter donare tutto, affettuosa, protettiva, mamma, leonessa, grintosa, coraggiosa, impavida, pragmatica, realista, sincera, severa, con se stessa prima e più che con ogni altro.
E invece con me, che pure sono così diversa da lei (quasi all’opposto per molti aspetti: disordinata, ritardataria, pigra, lassista con me stessa -rompicazzo con tutti gli altri-, egocentrica, logorroica, egoista quando posso...), con me ha sempre avuto parole di incoraggiamento quando non riuscivo, di conforto quando ho sofferto, di consiglio quando l’ho chiesto.
Un’amica, una mamma.

La prima torta per lei a febbraio 2010: la delizia al cioccolato e lamponi, con fiori di MMF e perline di zucchero (l’orchidea mi si è alquanto spatasciata, ma l’ho fatta davvero all’ultimo secondo, senza avere il tempo di farla seccare neppure un po’.... a proposito di essere ritardataria!!).

Nel 2011 ci ho pensato prima: ho cercato idee su internet, ho scelto e disegnato un progetto preciso, ho preparato i fiori in anticipo!!!! Ed ecco il risultato...

La torta soffice della mia nonna Tina, farcita con due strati di panna e frutti di bosco e uno strato di ganache ai lamponi; coperta con crema al burro e MMF bianco; decorata con le orchidee (sempre di MMF, lasciate seccare e poi dipinte a mano nei dettagli), con “ricami” di cioccolato fuso (fatti con la sac-à-poche... e venuti come sempre una ciofeca -.- ), con “ciuffi” di crema al burro colorata di rosa e con un nastro di raso rosa alla base (fissato con un pezzetto di scotch biadesivo).
Quest’anno invece ho “copiato” la torta che ho trovato a questo link
(I fiori sulla torta modello sono VERI!!! e non di zucchero come i miei, quindi il confronto non vale!! ;-p ).
La base è come al solito la torta soffice della mia nonna, ma mi è piaciuta l’idea di richiamare i colori della decorazione esterna della torta, anche all'interno, nelle farciture! 
Così ho scelto la panna insieme ai pistacchi tritati grossolanamente e la crema pasticcera al pistacchio, di cui riporto la ricetta.

CREMA PASTICCERA AL PISTACCHIO
Ingredienti:
4 tuorli
8 cucchiai rasi di zucchero
4 cucchiai di farina
500 ml latte
100 gr pistacchi (non salati, ovviamente)
Ricetta:
Bollire il latte, fuori dal fuoco aggiungere i pistacchi tritati, lasciare riposare per trenta minuti.
Sbattere i tuorli con lo zucchero, fino a che il composto diventa chiaro, setacciarvi poi la farina e amalgamare.
Intanto scaldare di nuovo il latte fino quasi al bollore e aggiungerlo alla crema, filtrandolo attraverso un colino per eliminare i pistacchi.
Portare la crema sul fuoco e cuocere, continuando a mescolare, fino a che diventa densa. Travasare in un contenitore freddo e lasciare raffreddare qualche minuto, poi per evitare che si formi la "crosta" in superficie coprire con la pellicola trasparente a contatto con la crema e far raffreddare completamente. Se si forma la crosta o in caso di grumi, frullare con il robot a immersione.

La torta è ricoperta in MMF, mentre le orchidee sono in PASTA DI GOMMA, che ho usato in questa occasione per la prima volta e devo ammette che, per fare i fiori, è proprio tutta un’altra vita!!! Tengono subito la forma e ascugano in frettissima... certo, anche se in teoria si tratta comunque di cose commestibili, non direi più che sono “da mangiare”!!!! Diventano davvero duri come il cemento (e già questo dovrebbe bastare a dissuadere chiunque non abbia più i denti da latte e non sia disposto a perdere quelli definitivi!!), ma poi onestamente... IL GUSTO FA SCHIFO: ricordano assai più la plastica che non lo zucchero K
Tutto ciò però potrebbe rappresentare un grosso vantaggio, nel tentativo di salvare le decorazioni dagli assalti dei “caimani” pronti a distruggere la torta... Infatti da febbraio le orchidee sono ancora lì!!

P.S.
Avevo scritto questo post la settimana scorsa e immaginavo che Lella e io avremmo avuto il tempo di  leggerlo insieme. 
Invece adesso lei non c'è più e il vuoto è incolmabile

giovedì 12 luglio 2012

LA TORTA FUNGO: sulle passioni altrui non si discute!

Esiste qualcosa per cui siete disposti, DI BUON GRADO, a svegliarvi alle 3 del mattino? Oppure a non andare a dormire fino alle 5? A stare chiusi in casa al caldo torrido di una giornata d'estate (e accendere pure il forno)? Oppure a camminare per ore e ore al freddo, al buio e sotto la pioggia di una giornata d'autunno (senza neanche mangiare per 12 ore)? A fare, disfare, rifare lo stesso minuscolo particolare fino a quando non viene bene, senza accontentarvi?
E tutto questo con il sorriso sulle labbra, con una luce nello sguardo, che se qualcuno vi sta a guardare, nove su dieci si dirà "questo è un cretino", con anche un po' di compassione, mista all'incredulità.
Ma solo perché non si ricorda di come e quando è capitato a lui, di fare una "pazzia", qualcosa di assurdo agli occhi di tutte le altre persone, ma che per lui in quel momento aveva tutti i significati del mondo, o per lo meno, ne aveva abbastanza da sembrare naturale e giusto e FONTE DI PURA GIOIA!

Per fortuna il mondo è vario e non ci si appassiona tutti alle stesse cose: l'oggetto della passione cambia, ma lo stato d'animo è sempre lo stesso ed è questo ciò che tutti possiamo comprendere e condividere, perché ciascuno di noi, a suo modo, lo ha provato.
Per cui, prima di concludere che stiamo osservando un cretino, concediamogli almeno il beneficio del dubbio e le attenuanti generiche, e quel minimo di indulgenza che vorremmo fosse riservata a noi quando ci troviamo avviluppati nei vortici della NOSTRA passione.

Detto ciò, mio marito è un "fungaiolo", un appassionato cercatore di funghi.
Io ho cercato, per amore, di condividere la sua passione... fino ad un'epica giornata di fine agosto di sette anni fa: siamo partiti fra le tenebre alle 4.30 del mattino da Bonassola (al mare), più di un'ora di macchina per arrivare al bosco prescelto, iniziamo ad arrampicarci che sta albeggiando (io sono già così stanca che non vedrei neppure un fungo atomico esploso di fronte al mio naso), il bosco è tutto bagnato per l'umidità della notte ed è come se piovesse; nonostante il freddo, dato il mio allenamento inesistente, comincio subito a sudare; dopo 4 ore di vagare infruttuoso, si decide che non si è scelto il bosco adatto. Si risalta in macchina e via verso la foresta del Tomarlo: un'altra ora di strada in cui sono come in trance. Devo ammettere che, arrivati lì, il panorama toglie il fiato: le cime degli alberi sono così fitte da sembrare un oceano verde sotto di noi a perdita d'occhio, le colline come onde in alto mare. Ma siamo praticamente in montagna!! Sulla cima del monte si vedono gli impianti da sci!!!!!!!! E infatti, nonostante il sole, fa freddo. Io me ne vorrei davvero restare lì in macchina a dormire al calduccio. Invece si riparte a piedi su per il bosco: a questo punto, rabbrividendo, mi trascino per inerzia, sperando solo che finisca presto, gli altri però trovano finalmente i tanto sospirati funghi... non finirà tanto presto! Mi consolo saccheggiando tutte le piante di more, lamponi e fragoline che incontro (quelli sì che si vedono bene, altro che i funghi!!!): è l'una e dovremmo già essere con le gambe sotto il tavolo (se non avessimo cambiato programma)... qui nessuno sembra preoccuparsi della questione cibo, tranne me.
Alla fine sbigottita e allucinata dalla fame, dalla fatica, dal freddo, riapprodo con gli altri alla macchina e ora sogno solo il ristorante... peccato che siano le 4 DEL POMERIGGIO!!!! non troviamo altro che un gelido pane e salame... VORREI PIANGERE.
In due ore siamo di ritorno a Bonassola, sono le 6 e mezza di sera, confesso alla mia dolce metà: "Non mi sento tanto bene....", lui minimizza "Ma no ma no, è normale, è la stanchezza, anche io mi sento così!"....... certo.......
Risultato: 2 giorni a letto con 39 e mezzo di febbre -.-

Mi sono dovuta arrendere (e non senza un certo sollievo!!) all'evidenza: NON E' ROBA PER ME, se non DOPO le 8 del mattino e con l'occorrente per il pic-nic sulle spalle!!!

Il mio amore grande, dopo l'episodio, non ha più insistito e abbiamo tacitamente convenuto che non è sempre il caso di condividere proprio tutto: lui va felice per funghi e io felice li cucino (e li mangio!!) quando ritorna a casa.
Lo stesso vale per le torte: io ci passo le notti e lui poi se le gusta con soddisfazione... anche se, in questo caso, lui non ha mai preso in considerazione l'ipotesi di condividere la preparazione.............. mmm.................. probabilmente è stato saggio, visto come è andata a finire per me al Tomarlo!!!

Comunque il punto d'incontro eccolo qua, la TORTA FUNGO, dove "fungo" ovviamente vuol dire "porcino" (...per mio marito non esistono altri funghi): un fungo gigante, sogno proibito di ogni fungaiolo, realizzato con lo stampo Mega-Muffin Wilton e ricoperto di ganache e MMF (solo il gambo).
Avvinghiato alla base il mio Babu, in versione "Capofungo" ("Colui che trova più funghi di tutti gli altri" ndr) e travolto dalla passione per l'oggetto del suo desiderio.
Ma a contendergli il fungo da record ci sono diversi abitanti del bosco, ciascuno pronto a rosicchiare via la propria parte: l'uccellino, la coccinella, l'ape, il bruco e, soprattutto, l'inarrestabile lumaca!!!

Inarrestabile?!?! ...ha provveduto Emma, staccando la testa a morsi alla lumaca :-)

domenica 8 luglio 2012

IL 1° COMPLEANNO DI EMMA (Parte II): la Torta dei Sogni

"... LA TORTA DEI SOGNI: quella che da bambina immaginavo nelle fiabe, tonda, a più piani, di glassa e di zucchero, con fiocchi e nastri e fiori e perline e chi più ne ha più ne metta. Per il suo primo compleanno ho deciso che la sua torta doveva essere così!..."

Mi piaceva poi l'abbinamento di colori rosa e cioccolato, caldo e un po' lezioso, molto femminile.
E in rete si trovano davvero un'infinità di esempi e variazioni sul tema, così alla fine, dopo lunghe ricerche, ho optato per i simpatici pois da affiancare ai già citati fiori e fiocchi.

Per le basi, dopo tutti gli esperimenti fatti, non potevo che scegliere la delizia al cioccolato e lamponi e la torta alla vaniglia della mia nonna.... in compenso ho pensato "bene" di tentare PER LA PRIMA VOLTA la pasta di zucchero (PDZ) fatta in casa!!!!! COSA MI SARA' MAI VENUTO IN MENTE?!?!?!?

Mi sono detta: magari è più buona.... certamente è più "sana" (dato che so cosa c'è dentro).... per la mia bambina voglio il meglio........... sì....

La verità resta una e insindacabile: MAI TENTARE ESPERIMENTI "IN DIRETTA"... soprattutto senza avere a portata di mano un piano B più che rodato come, in questo caso, un bel panetto di noto, rassicurante, morbido e SUPER DUTTILE MMF!!!!

Ho scoperto a mie spese (e a tarda notte) che il MMF e la PDZ NON SONO LA STESSA COSA!!!!!!
Tra l'altro la ricetta che ho usato per la PDZ, probabilmente non era neppure la migliore in circolazione, ma come potevo saperlo?? dato che non avevo mai provato ad usarla prima!!!
2 MESI passati a fare esperimenti di ogni sorta e poi scelgo proprio questa occasione per buttarmi senza paracadute: davvero non lo so, come mi sia venuto in mente -.-

Successivamente, dopo essermi ripresa dallo shock di questo primo esperimento fallimentare con la pdz, ho riprovato con ricette diverse, ma fin'ora la migliore che mi sia capitata di usare l'ha scovata -UDITE!UDITE!- Mau, la sorella del mio cuore!!!!! Su un fantastico tutorial di youtube, di cui riporto qui la ricetta.

PASTA DI ZUCCHERO
Ingredienti:
450 gr zucchero a velo
15 gr burro
30 gr acqua
20 gr glucosio
30 gr miele (al limone)
2 fogli gelatina
Ricetta:
Lasciare ammorbidire la gelatina nell'acqua per 10 minuti. Portare sul fuoco insieme al miele, al glucosio e al burro, mescolando fino a far sciogliere completamente. Versare il composto in un robot da cucina insieme allo zucchero a velo e impastare fino a che si compatta un po', poi proseguire ad impastare a mano, fino quando diventa completamente omogeneo, elastico e compatto.


La PDZ, soprattutto quando è appena fatta è davvero molto morbida e facile da stendere, quindi è comoda ad esempio per ricoprire subito una torta, ma di fatto è moooolto meno duttile ed elastica rispetto al MMF, quindi si "crepa" molto più facilmente, soprattutto se stesa troppo sottile.
Ed è esattamente quello che è successo a me, con il piano più piccolo della torta di Emma. 
Prima di tutto, seguendo le regole del MMF, l'ho lasciata riposare tutta la notte (mentre quando è appena fatta ha la consistenza migliore per fare da copertura), dopodiché l'ho stesa troppo sottile, come ero abituata a fare con il MMF, e posandola sulla torta mi si è crepata sui bordi. 
Anche preparare i drappeggi e i fiocchi, che con il MMF vengono in un attimo, è stata una fatica: si aprivano crepe ovunque :-(
Un altro inghippo ha riguardato il posizionamento della scritta "BUON COMPLEANNO" sul piano più grande della torta, che era ricoperto solo di ganache al cioccolato.
La base della torta appena ricoperta di ganache (SLURP!)
Avevo preso per bene tutte le misure prima di cominciare a cuocere le basi, per essere sicura che la scritta ci stesse, peccato che a tarda notte, al momento di piazzare davvero le lettere, mi sia dimenticata che il margine era MINIMO!! 
E così non sono stata abbastanza vicina al bordo, con il risultato che le lettere sono state in parte nascoste dalla sovrapposizione del piano più piccolo. Ma ormai era impossibile rimediare, dato che erano appoggiate direttamente sulla ganache e spostandole sarebbero rimasti tutti i segni.
Insomma, nonostante tutte le prove e i piani fatti, la morale è che l'imprevisto è sempre dietro l'angolo e che una torta per essere "La Torta dei Sogni" non deve per forza essere "La Torta Perfetta" (se no il blog lo chiamavo in un altro modo!! ;-p )
In compenso la mia Emma, da vera DIVA, tutta compresa nel ruolo di protagonista assoluta, ha spento la sua candelina al momento giusto e al primo colpo davanti alla folla in tripudio!! 
E poi, giustamente... 
si è pure fatta l'applauso!!! :-D

venerdì 6 luglio 2012

IL 1° COMPLEANNO DI EMMA (Parte I): la MEGA-MUFFIN-CASETTA

Mercoledì 4 novembre 2009...
...che più in mezzo alla settimana non si può!!! AAAARRGHHH!!!
Naturalmente è stata organizzata mega festa istituzionale con amici e parenti tutti nel we a seguire.....

Ma è il primo, primissimo, compleanno della mia Stellina e non può, per nessuna ragione nell'universo, passare INfesteggiato!!! Ma, si sa, non c'è festa senza una TORTA e che torta sarebbe se non la facessi IO, con le mie manine sante, con tutto l'amore di cui è capace una mamma.... e con il mio nuovo fiammante stampo Wilton Giant Cupcake (o Mega-Muffin, come lo chiamo io)?!?!?!
Tutta questione di organizzazione: spesa nel we, cottura torta lunedì sera, farcitura e decorazione martedì sera, mercoledì grandi festeggiamenti!!!
.....certo....
.............Ovviamente non è andata proprio così....

Casini sul lavoro, torta cotta il martedì notte, intanto che preparo in fretta e furia i lecca-lecca e i bastoncini di MMF che, teoricamente, avrebbero dovuto stare in piedi sul "tetto" della torta, ma che in pratica non faranno mai in tempo ad asciugare abbastanza e, se messi in piedi, si affloscerebbero miseramente :-(
Per fare il fuxia e il lilla, a partire dai miei colori "base", ci ho messo una vita!!! e non sono neanche venuti brillanti e luminosi come avrei voluto :-/
A quel punto, il programma di mettermi a "creare" ulteriori colori per rendere la torta più allegra e variopinta e stato mestamente ma insindacabilmente messo da parte.

Mercoledì, approfittando dell'ultimo (ahimè) permesso per allattamento, smetto un'ora prima di lavorare e mi lancio a farcire il Mega-Muffin con crema chantilly e frutti di bosco (ho usato quelli surgelati, perché avendoli dovuti comprare 4 giorni prima, quelli freschi sarebbero stati da buttare).

CREMA CHANTILLY AL LIMONE
Ingredienti:
4 tuorli
8 cucchiai rasi di zucchero
4 cucchiai di farina
1/2 l di latte
scorza di 1 limone grattugiata finemente
1 cucchiaio di succo di limone
200 ml panna
Ricetta:
Scaldare il latte in un pentolino insieme alla scorza di limone.
Intanto, sbattere i tuorli con lo zucchero, finché il composto diventa bianco. Setacciare la farina nelle uova e sbattere ancora per amalgamare il tutto. Aggiungere il latte bollente e mescolare bene.
Versare il composto in una casseruola dal fondo spesso e cuocere a fuoco medio/basso, continuando a mescolare, finché la crema non si addensa (CREMA PASTICCERA): deve diventare bella soda perché poi il limone la diluirà.
Togliere dal fuoco, travasare in una terrina e coprire con pellicola per alimenti, fino al completo raffreddamento: io di solito faccio aderire direttamente la pellicola alla crema, senza lasciare aria in mezzo, in questo modo non si formerà la "crosta" in superficie e la crema resterà morbida ed omogenea.
Se dovesse formarsi comunque uno strato di crosta, oppure si fossero creati dei grumi durante la cottura, basterà sfoderare il mitico e insostituibile FRULLATORE AD IMMERSIONE e... PRODIGIO!!!!! la crema tornerà perfetta in un baleno ;-p
Infine aggiungere il succo di limone e, appena prima dell'utilizzo, la panna montata molto ferma, mescolando dall'alto verso il basso per non smontare il composto. Conservare rigorosamente in frigo!!!

C'è un altro trucco utilissimo, soprattutto quando si ha poco tempo (cioè, nel mio caso, SEMPRE!!!), che potrà parere ovvio: ma intanto io, prima di pensarci, ho aspettato un sacco di volte PER ORE che la crema pasticcera si raffreddasse, prima di poter aggiungere la panna senza che si liquefacesse!! :-(
Quindi ecco qui:
IL TRUCCO OVVIO!
Se non si ha avuto il tempo di preparare la crema la sera prima o comunque in anticipo per farla raffreddare, si può immergere la ciotola che la contiene in un BAGNOMARIA GHIACCIATO, mescolando di tanto in tanto (e avendo cura ovviamente che l'acqua non superi il bordo della ciotola allagando e rovinando la crema). Questo abbatterà drasticamente i tempi di raffreddamento :-)
Io di solito riempio di acqua fredda il lavandino e poi aggiungo uno o due panetti di ghiaccio.
Ed è lo stesso trucco che uso anche per montare la panna: con il duplice vantaggio che la panna non rischia di impazzire e diventare burro scaldandosi troppo e che gli odiosi schizzi, inevitabili con lo sbattitore elettrico, invece di imbrattare tutto il muro della cucina (oltre che me!!) restano confinati sulle pareti del lavandino!!!!!!!!! :-D


Tuttavia, questo guizzo di genio, ai tempi della prima torta per Emma, purtroppo, non lo avevo ancora avuto, con il risultato che.... aspetto le ore :-|
Intanto sciolgo sul fuoco i frutti di bosco surgelati con qualche cucchiaio di zucchero, per renderli più dolci e allungare il loro succo, che mi servirà per bagnare la torta, e lascio raffreddare (pure loro!).
Alla fine taglio sia la base sia il "cappello" del Mega-Muffin in 3 dischi ciascuno e farcisco la "creatura" con ben 7 (e dico SETTE!!!!) STRATI di crema e frutti e bagna: vi lascio immaginare la stabilità di questa torre di babele..........
Schiaffo tutto nel frigo, con un minuto di raccoglimento in preghiera perché la COSA resti in piedi....
NON C'E' PIU' TEMPO! NON C'E' PIU' TEMPO!
Ormai è ora di cena: con una mano giro la pappa e con l'altra sbatto la crema al burro e nel frattempo mi domando: MA PERCHE' MAI DEVO ARRIVARE SEMPRE SUI GOMITI?!?! ...attimo di scoramento...
In qualche modo ricopro la COSA con la crema al burro, cercando di farla sembrare una CASA... appiccico la porta, le finestre e "sdraio" i lecca-lecca e i bastoncini sul tetto (non ci sono alternative), cospargo il tutto con zuccherini colorati e perline d'argento.... FINE.

Va bè, non è venuta proprio come l'avevo immaginata.... ma Emma ha spento DA SOLA la sua prima candelina!!!! e ha avuto la SUA torta glassata e colorata in cui intrufolare le manine, smontandola e succhiandola un pezzetto alla volta :-)
I festeggiamenti privati per il suo primo compleanno non avrebbero potuto riuscire meglio 

mercoledì 4 luglio 2012

Torta del Paradiso della NONNA TINA

La ricetta è quella della mia Nonna Tina, Celestina, all'anagrafe... e già il nome la dice lunga ;-D
Guarda caso, lei la chiamava "Torta del paradiso", anche se le versioni che ho trovato in commercio della torta omonima non hanno molto a che vedere con la sua.... quindi la chiamerò solo:

TORTA ALLA VANIGLIA DELLA MIA NONNA
Ingredienti (per uno stampo da 25 cm CON BORDO ALTO!!):
5 uova a temperatura ambiente
200 gr zucchero
125 gr fecola
mezza bustina di lievito
mezza fialetta di essenza di vaniglia
(scorza di limone grattugiata fine, se piace)
Ricetta:
Accendere il forno a 175/180°. Ungere e infarinare uno stampo da 25 cm con il bordo alto almeno 8 cm.
Montare le uova intere con lo zucchero e la vaniglia (e la scorza di limone), moooooolto a lungo. 
Unire la fecola e il lievito setacciandone poco alla volta e mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno dall'alto verso il basso. Infornare per circa 30 minuti, fino a quando la torta avrà un aspetto uniformemente dorato e uno stuzzicadenti ne uscirà completamente pulito.

Questa torta, per via della fecola usata al posto della farina, è davvero molto molto soffice e delicata, l'inevitabile contrappasso è la poca "stabilità" rispetto ad un normale pandispagna: a volte può sgonfiarsi un po' e, anche quando non lo fa, non è l'impasto tra i più indicati a sopportare il peso considerevole delle decorazioni in pasta di zucchero.... però è TANTO TANTO TANTO BUONA!!! :-D
La mia versione preferita: 3 dischi di Torta della Nonna
farciti con (TANTA!!) crema chantilly e fragole... SLURP!

E poi è la ricetta della mia Nonna meravigliosa e già questo basterebbe a farmela prediligere sopra ogni altra 

Mi ricorda il suo modo di fare le cose, "ad occhio" ma sempre inspiegabilmente precisissime (a lei la torta non si sgonfiava MAI!!!), le estati passate insieme, io e lei sole, a Pietra come un segreto solo nostro, le storie che mi raccontava di quando era giovane e le favole in dialetto, le risate fino a farsi venire le lacrime agli occhi per il suo senso dell'umorismo arguto e imprevedibile, gli inverni con le castagne "in brodo" e la zuppa di latte e le sere passate con lei che mi insegnava a lavorare a maglia e all'uncinetto. 
Sapeva sempre come prendermi la mia Nonna.... e mi manca. Tanto.


Questa torta, per me, ha in sé tutte queste cose, come un ingrediente magico che la rende unica e più preziosa di ogni altra: non può che essere LEI, per me, la Torta dei Sogni!! 
Quindi io la scelgo come base ogni volta che posso e cioè ogni volta che la struttura della torta che ho in mente me lo consente: restano, ahimè, escluse le torte "scolpite", le topsy-turvy cake e in generale le torte per cui sia indispensabile una forma il più precisa e definita possibile.
Per questo genere di torte si deve scegliere un classico pandispagna, una victoria sponge oppure anche la mia delizia al cioccolato e lamponi.

UN TRUCCO!! Per eliminare almeno il rischio di "sgonfimento" (se non la scarsa stabilità), il più delle volte io scelgo di usare solo 3 uova e di ridurre proporzionalmente le dosi della ricetta, in modo da cuocere un disco sottile di torta alla volta.

In questo modo non sarà più necessario tagliare la torta in dischi dopo la cottura (con il rischio di romperli mentre li si sposta): i singoli dischi cuoceranno molto + in fretta ed essendo poco pesanti non si "schiacceranno" su se stessi. Grazie a questo "trucco" sarà possibile usare l'impasto anche per torte dal bordo molto alto o addirittura per torte a più piani.
Va detto che, pur essendo più brevi i tempi di cottura e di sbattitura delle uova per la preparazione del singolo disco, nel complesso questo procedimento richiederà più tempo rispetto alla preparazione di un'unica torta, a meno che si abbiano a disposizione due stampi uguali da poter infornare contemporaneamente (e questo dipende anche dalle dimensioni del forno!!)

lunedì 2 luglio 2012

Le Tre Scimmiette, ovvero la TORTA NUT-ALBA

Si è già detto che da Alba Federica è partita.... e al suo posto è arrivato Maurizio, che povero lui, oltre al trauma di SAP, di Alba e delle deliranti e intensive sessioni di Regression Test, ha dovuto sciropparsi e sopportare con indicibile pazienza tutti i deliri, lavorativi e non, di un'isterica ME, incinta per giunta!!
E da allora in qua, non mi ha mai mandato a stendere, neanche una volta!!!
Praticamente un santo :-)
Io gli ho, in parte, facilitato il compito, togliendomi di torno per ben 14 mesi nell'arco dei 4 anni e mezzo trascorsi fin'ora, complici le due gravidanze (e, dopo la prima, non è nemmeno + costretto a vedermi tutti i giorni... i grandi vantaggi del TELE-LAVORO!!!! :-D ).
Al mio posto ad Alba è arrivato Simone, che si è trovato così bene nella ridente cittadina, da "decidere" di rimanere anche dopo i 5 mesi della mia maternità.... eh eh eh eh.... una volta che si mette piede ad Alba, non è così banale andarsene ;-D

E così siamo diventati LE TRE SCIMMIETTE.
Queste le leggi che ci governano:
Alla fine però, come un fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia: Simo sarebbe ripartito e avrebbe davvero lasciato Alba e la Ferrero (e senza neanche cambiare società, lavoro,.... pianeta!!!).
Tristezza e sconforto... io e Mauri saremmo rimasti le due scimmiette "orfane"
:-(
Il minimo che potessi fare era una torta, per celebrare il momento solenne e per dire grazie ad un amico e un collega schietto e sagace, dall'umorismo affilato, ma che nasconde un cuore tenero.

Il tema era obbligato: l'emblema della Ferrero, il barattolone di NUTELLA gigante, ma riveduto e corretto in "salsa albese" e dal nostro soggettivissimo punto di vista. Quindi non potevamo mancare noi "scimmie", affiancate dai tajarin al tartufo e da una buona bottiglia di vino!
La ricetta della torta si trova qui e le decorazioni sono fatte tutte a mano in MMF, tranne le lettere marroni e il pelo delle scimmiette, per cui ho usato del cioccolato fuso.
E' stato il primo esperimento con i nuovi colori in gel Wilton e direi che è andato abbastanza bene, tranne che per il rosso della scritta che, nonostante gli sforzi, è rimasto alla fine un quasi-rosa... :-/
Simo, Mauri, Io e la NutAlba

E così anche Simo è partito....

....ma, a differenza di Federica, lui è uscito dalla porta solo per rientrare dalla finestra, anche se con un altro "cappello": ha abbandonato noi del Testing Team in favore dei BW-isti (brutta gente)... TRADIMENTOOOOO!!!
Noi però siamo tanto buoni e lo abbiamo perdonato... anche se un'altra torta tutta per lui se la scorda ;-p

domenica 1 luglio 2012

DELIZIA AL CIOCCOLATO E LAMPONI

13 ottobre 2009: il compleanno di  Mau, sorella del mio cuore 


Aiutooooo!!! 
Quale occasione migliore da usare come prova generale per la mia prima TORTA A DUE PIANI?? Ma se poi viene una ciofeca?!?!
Non ti agitare! Un passo alla volta...con la base al cioccolato vai sul sicuro: torta rodata e collaudata, che riesce sempre e non delude mai (almeno ci sarà di certo qualcosa che si potrà mangiare con soddisfazione). 
E la mia Mau, che mi ama immensamente, che non mi giudica mai, che mi sostiene in tutto, di fronte a qualsiasi disastro da me prodotto, saprà sempre sorridere e abbracciarmi forte e sperticarsi in parole di elogio (o, per lo meno, di sincero e positivo conforto).
E così si comincia.
Prima di tutto la torta al cioccolato, che è sempre più buona dopo un giorno o due (le rare volte in cui ne rimane un po' dopo l'assalto di tutte le voraci bocche della famiglia).

PER LA TORTA AL CIOCCOLATO
Ingredienti:
40 gr albumi
20+150 gr zucchero semolato
150 gr uova intere
120 gr farina
20 gr fecola
30 gr cacao amaro
1 bustina lievito
Ricetta:
Accendere il forno a 180°. Ungere e infarinare una tortiera da 25 cm.
Setacciare in una ciotola farina, fecola, cacao e lievito.
Montare 40 gr di albumi a neve e aggiungere 20 gr di zucchero semolato, mescolando delicatamente dall'alto verso il basso (meringa). Coprire con pellicola trasparente e tenere in frigo.
Montare le uova intere con 150 gr di zucchero, fino a quando diventano bianche e spumose.
Unire le farine alle uova e mescolare (volendo, anche con lo sbattitore) fino ad amalgamare gli ingredienti. Unire delicatamente la meringa mescolando dall'alto verso il basso. Versare nella tortiera e infornare per circa 45 minuti, o comunque, fino a quando uno stuzzicadenti infilato nella torta esce pulito.
Sformare la torta e lasciarla raffreddare completamente, prima di dividerla in tre dischi uguali.

PER LA FARCIA AL CIOCCOLATO E LAMPONI
Ingredienti:
250 gr cioccolato fondente
225 gr panna
220 gr marmellata di lamponi
2 cucchiai di rum
Ricetta:
Portare ad ebollizione la panna; fuori dal fuoco aggiungere il cioccolato a pezzetti e mescolare fino a farlo sciogliere completamente; lasciare raffreddare. Aggiungere la marmellata di lamponi e il rum.
Farcire la torta e farla rassodare in frigo.

PER LA GLASSA AL CIOCCOLATO (GANACHE)
Ingredienti:
250 gr cioccolato fondente
220 gr panna
2 cucchiai di rum
Ricetta:
Procedere come per la farcia. Lasciare raddensare un po' la glassa a temperatura ambiente, prima di colarla sulla torta, aiutandosi con una spatola per stenderla e coprire anche i bordi. Conservare la torta a temperatura ambiente (a meno che ci siano 32° in casa come adesso!!! nel qual caso la torta va conservata in frigo, ma va tolta almeno un'ora prima di essere gustata, perché ritorni ad essere soffice e profumata).

Fatto! Alla grande!!

Per il secondo piano facciamo qualcosa di diverso, per variare e soddisfare i gusti di tutti: un tortino alla vaniglia da 20 cm, farcito con frutti di bosco e crema chantilly... e qui è stato un altro paio di maniche.........!!!
Il rischio di "spatasciamento" era dietro l'angolo!!!
La torta soffice, bagnata e farcita è decisamente poco stabile... ma la "cemento" con la crema al burro e la ricopro in qualche modo con il marshmallow fondant (a questo fantastico link 'I segreti del MarshmallowFondant MMF' si trova tutto quello che serve sapere sull'argomento).
A quel punto il bordo è tutto una piega, ma lo "nascondo" con una treccia e un fiocco (i fiocchi sono miracolosi!!! vengono sempre bene e fanno la loro porca figura... per fortuna!).
Da ultimo, con la sac à poche è sempre la solita lotta impari :-(((
Scritta "rattoppata", ciuffetti sghimbesci... ma insomma alla fine è fatta :-p

Ed ecco qua il risultato (son pure riuscita a sporcare il piatto da portata piazzandoci dentro la torta, uffff!!!!)

Com'è come non è, son tre anni che sudo e mi prodigo per sfornare e decorare la torta perfetta per la mia sorellina, ma niente da fare: l'aspetto è sempre spatasciato (nel 2009)
 o franato (oltre che spatasciato!! nel 2010)
o crepato (nel 2011... MALEDETTO CIOCCOLATO PLASTICO FATTO IN CASA!!!!)
insomma decisamente malmesso!!!
Però devo ammettere che erano BUONE! 
L'ultima in particolare, farcita con ganache al cioccolato e zabaione e bagnata al caffè, ha riscosso un gran successo, soprattutto da parte della festeggiata: che ha anche apprezzato molto lo sforzo di abbandonare l'ormai noto e fedele MMF, in favore del mefistofelico cioccolato plastico fatto in casa, che sarà pure + buono, ma per ricoprire una torta è un vero incubo!!

Per fortuna il mio donnino sa guardare ben oltre le apparenze: lei che ama l'arte e il bello, che è una perfezionista (per usare un eufemismo!!), che in confronto Giovanni di tre uomini e una gamba è un pressappochista, lei, quando si tratta di me, sa scordarsi di tutto e vede, davvero, solo il bello e il buono anche in un mezzo disastro...
Riesce a vedere il pensiero e l'amore, il SOGNO che sta dietro ad una torta che "da sogno" proprio non è.

Per cui un enorme GRAZIE alla mia dolce Mau, per il suo sostegno incondizionato, per la sua pazienza infinita ...e già che ci siamo pure per i consigli su fb e blog!!